Centenario Milite Ignoto

NEL CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO
LA LAMPADA DELLA PACE RISPLENDE SUL CAMMINO DI CONCLUSIONE DELLE MANIFESTAZIONI, DAL 3 OTTOBRE A SCHIO AL 3 NOVEMBRE A MONTE BERICO

Il riferimento storico ha un preciso riscontro nella cronaca di cento anni fa quando le salme di due militari ignoti, riesumate una sul Pasubio e l’altra a Rovereto, durante il trasporto verso Aquileia, passarono per Schio e rimasero nel Duomo della Città per una intera notte, ricevendo il commosso omaggio di una grande folla.

Proprio per ricordare questo importante evento dell’ottobre del 1921, domenica 3 ottobre a Schio, si farà di questa importante tappa della nostra storia nazionale.
Tra le molte associazioni d’arma che saranno presenti a Schio un posto di rilievo e di grande significato simbolico avrà la Lampada della Pace, la cui presenza è stata assicurata dal Comitato che volentieri ha aderito all’invito dell’associazione nazionale del fante – gruppo sezioni arco romano Pasubio.

La manifestazione, dopo la sfilata che partirà alle 9, culminerà nella santa Messa in Duomo celebrata dal vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol, al termine della quale riattivata la campana civile Regina Pacis che ogni sera alle 20 suonerà a ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Le numerose e qualificate iniziative del Centenario (conferenze storiche e concerti) troveranno degna conclusione nelle celebrazioni in programma a Monte Berico il 3 novembre prossimo.

Per l’occasione il comitato Lampada della Pace ha predisposto una pergamena artistica che verrà consegnata ai collaboratori e ai sostenitori del fitto programma commemorativo.

Pergamena Milite Ignoto 3 Novembre 2021
opera del Maestro Galliano Rossett.

L’originale dell’opera, completato con i nomi di tutti i collaboratori, verrà riposto all’interno della Lampada della Pace.
Nell’opera sono rappresentate le montagne, la cui skyline geograficamente corretta rappresenta i luoghi dove si sono tenuti i terribili combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale. La scelta di un colore quasi smorto sta a rappresentare la devastazione della natura e del territorio di quel periodo.
Sopra 
le montagne troviamo gli scudi che rappresentano tutti i Battaglioni di soldati che hanno partecipato ai combattimenti.
Al di sopra 
sono rappresentati oggetti e attrezzi relativi ai lavori comuni che simbolicamente rispecchiano chi era la gente che ha combattuto ed è morta in questo teatro tremendo.
La forza del dolore e della tragedia è evidenziata dalla Croce in filo spinato e dal richiamo del Tricolore annesso. I fiori che salgono verso l’alto rappresentano la rinascita della natura, dell’Uomo sopra la tragedia e sono un messaggio di pace, speranza e armonia.